sabato 15 novembre 2014

Il pesce fuiuto

Pesce fiuto - Tipico piatto Vietrese
Piatto al sapore di pesce ma che non contiene pesce.

Si hanno riscontri di questo piatto in tutti gli antichi borghi di pescatori e quindi in tutta la costiera Amalfitana.

Ingredienti per quattro persone

300 g di polpa di pomodoro
N. 1 Cipolla
N. 1 peperoncino
N. 1 fascio di prezzemolo
Olio extra vergine di oliva q.b.
Sale q.b
Pane raffermo e/o spaghetti
N. 2/3 foglie di lauro
N. 1 bicchiere di acqua di mare pura

E' un tipico piatto che affonda le sue radici nel passato. Appartiene a tutti i borghi marinari della costiera amalfitana, ed a marina di Vietri sul Mare dove acquisisce una caratterizzazione particolare: si prepara con un pane raffermo bruschettato.
Il pesce fiuto o anche definito all'acqua di mare era il piatto dei pescatori, che non potendosi permettere di consumare il pescato, usavano i loro profumi per allietare le battute di pesca.
I liquidi ottenuti nei diversi  metodi di conservazione,  che fuoriuscivano dai contenitori del pescato unitamente a qualche bicchiere d'acqua di mare erano usati come basi di piatti poveri ma succulenti e saporiti.
Oggi a seconda delle peculiarità territoriali e delle varie trasformazioni si può trovare in diversi borghi con tante varianti. A marina di Vietri sul mare ha conservato il suo iniziale stadio di piatto povero e viene servito con un pane raffermo bruschettato a modi zuppa.
Si provano sensazioni di colori, profumi e sapori unici di fronte ad un piatto in ceramica artigianale Vietrese decoratissimo con crostini al profumo di mare.

Procedimento:
Mettere in una teglia olio a sufficienza pestare e tagliuzzare l'aglio e mettere a soffriggere. Appena imbiondisce togliere l'aglio ed aggiungere il pomodoro amalgamare e cuocere per circa dieci minuti. A metá cottura aggiungere le cipolle precedentemente tagliate alla giuliane ed ammorbidite in acqua.
Mescolare in padella ed aggiungere foglia di lauro e peperoncino.
In antichità come acqua di cottura si aggiungeva un bicchiere di acqua di mare allo scopo di insaporire. Oggi per ovvie ragioni anche sanitarie utilizziamo il sale quanto basta.
Preparata la base si tosta due o tre fette di pane raffermo e si impiatta in una pirofila di portata, aggiungendo il sugo sufficiente per immergere i crostini.
Una spruzzati a di prezzemolo ed il risultato sarà un coacervo di profumi e colori unico e di altri tempi.
 Cosmo Di Mauro

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